Stai per battezzare il tuo bambino/a e non sai quali sono i documenti da portare in chiesa? Ecco cosa sapere sul battesimo e quali sono i documenti necessari per rendere ufficiale questo grande evento.

Il battesimo è considerato da sempre come la prima grande festa che viene organizzata in onore del bambino. È un modo per far conoscere il piccolo anche ai membri della famiglia così come agli amici che ancora non avevano avuto modo di vederlo per la prima volta.

Per il battesimo sono necessari tre tipi di documenti:
La domanda di richiesta del battesimo: che è un documento dove inserire i dati anagrafici del bambino. Di solito si tratta di un modulo precompilato, che si può trovare tranquillamente nell’ufficio parrocchiale della Chiesa dove si vuole far battezzare il bambino.

Il certificato di nascita del bambino con annotazione della maternità e paternità. Se ne siete sprovvisti, è possibile richiederli solo ed esclusivamente presso l’ufficio di stato civile nel quale il bambino o la bambina sono stati registrati alla nascita.

L’attestato di idoneità per padrino e madrina, la Chiesa sconsiglia di scegliere persone divorziate, conviventi e persone sposate con il solo rito civile ma, non tutti i preti sono uguali.

Quando si può celebrare il battesimo?

Non esiste un’età o un periodo specifico in cui celebrare il rito, ma solitamente viene effettuato quando il bambino/a ha circa 2/3 mesi.

Per quanto riguarda il periodo è una scelta personale oppure si può chiedere al parroco.

Cosa fare prima del battesimo?

In alcune parrocchie il prete porta i genitori ad una preparazione al battesimo, dove in alcuni casi si limita ad una chiacchierata approfondita con i genitori, in altre invece si deve partecipare ad un vero e proprio corso. A volte a questi corsi è richiesta anche la partecipazione di padrini e madrine.

Come si svolge la cerimonia?

Il rito del battesimo dura circa 1 ora, durante la cerimonia il padrino o la madrina devono stare vicino all’altare, accanto ai genitori e al bambino.

Il prete si rivolge ai genitori chiedendo prima il nome del bambino/a e poi cosa chiedono alla Chiesa per lui/lei. E dopo i genitori tocca al padrino e alla madrina a loro si chiede di aiutare i genitori in questo compito. Il primo momento importante della cerimonia è l’unzione con l’olio sacro, simbolo di salvezza. Dopo viene consacrata l’acqua e ai genitori si chiede di recitare la professione di fede, con la rinuncia al male. Quindi il bambino viene bagnato sul capo 3 volte come il padre, il figlio, lo spirito Santo.  Al bambino/a si fa indossare la veste bianca, in segno di purificazione e si accende la candela. La cerimonia vera e propria termina con il rito dove il sacerdote tocca il battezzato sulle orecchie e sulle labbra.

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