La luna di miele per le coppie di neo sposi non è solo una semplice vacanza ma molto di più. Oltre a offrire l’opportunità di rilassarsi e staccare la spina dai difficili mesi di preparazione del matrimonio è anche l’occasione che permette di conoscersi meglio e prepararsi finalmente alla tanto attesa e desiderata vita insieme anche se sempre più spesso le future coppie di sposi convivono prima del matrimonio.
Può tranquillamente essere considerato il viaggio della vita: una esperienza indimenticabile tra romanticismo e luoghi dai panorami mozzafiato.
Qualunque sia la meta scelta infatti, una cosa è certa: i giorni trascorsi insieme durante il viaggio di nozze saranno ricordi importantissimi che ognuno custodirà gelosamente per il resto della vita.
Ma vi siete mai chiesti perché il viaggio di nozze prenda il nome di luna di miele?
Forse perché si tratta di un momento dolce e probabilmente irripetibile? Chi lo sa!
Le interpretazioni sono tantissime e diverse. Fatto sta che la luna di miele ha origini antichissime risalenti niente di meno ai tempi dei romani e dei babilonesi.
Scopriamo insieme l’evoluzione di questa usanza.
Luna di miele: un'espressione universale utilizzata in tutte le lingue del mondo
Molti ignorano il fatto che l’espressione luna di miele non sia tipicamente italiana, anzi. Viene praticamente utilizzata in qualsiasi parte del mondo.
Per i francesi è lune de miel, per gli inglesi honeymoon, gli spagnoli invece utilizzano luna de miel e, infine, il mondo arabo parla di shahr el assal. Insomma, se in qualsiasi parte del globo viene utilizzata la stessa espressione per indicare il viaggio che gli sposi compiono subito dopo le nozze vuol dire che la sua origine è molto più profonda e antica di quanto possiamo immaginare.
La luna di miele: dai tempi dell'antica Roma ad oggi
Nell’antica Roma alle neo coppie di sposi, durante la prima notte di nozze, veniva fatto mangiare del miele. Oltre ad addolcire la coppia, il miele era considerato di buon auspicio. Non si sa se questo abbia contribuito a formare l’attuale espressione ma sicuramente è un’antica usanza degna di nota.
In Babilonia invece ai neo sposi veniva donata una bevanda a base di miele che doveva essere consumata nel corso del primo mese dopo le nozze. Si pensava fosse una bevanda afrodisiaca che contribuisse anche alla fertilità della donna. Per questo motivo era considerata così importante tra i babilonesi.
Anche in epoca Medioevale il miele era considerato grande protagonista della prima notte di nozze. Era usanza infatti donare alla coppia, in particolare da parte della famiglia della sposa, un vasetto di miele, simbolo di prosperità, fertilità e dolcezza.
Il vasetto andava consumato nel corso della prima notte di nozze se la sposa aveva il ciclo e da ciò deriva il termine luna, in quanto legato alle fasi lunari del ciclo mestruale femminile. Il miele serviva quindi ad addolcire la nottata alla giovane coppia di sposi. Bisognerà attendere il XVI secolo per sentire per la prima volta l’espressione completa luna di miele.
Molti storici ritengono che questa espressione abbia origine proprio dalla terminologia del nostro satellite. Le notti illuminate dalla luna, oltre ad essere particolarmente suggestive, venivano considerate fortunate e per questo motivo molte coppie convolavano a nozze proprio durante questo periodo.
Il miele invece sembra ricondursi ad un’antica tradizione di alcuni Paesi Europei che facevano bere ai neo sposi un particolare vino a base di questo dolce alimento.
Un’ultima ricostruzione riconduce l’espressione luna di miele al fatto che il periodo immediatamente successivo alle nozze è quello più tenero e dolce; un affetto forte che contraddistingue le prime fasi dell’innamoramento e che è destinato ad attenuarsi con il tempo, così come accade con le fasi del ciclo lunare.